“2 houses”: l’APP per far dialogare i genitori separati

20.10.2020
a cura dell'avv. Federica Gessa

Lo sapevate che esiste un’applicazione (scaricabile sia per Ios che per Android) che aiuta i genitori separati a dialogare per il bene dei propri figli?

Ebbene si.

L’app si chiama “2houses”, è stata creata nel maggio 2011 da Gill Ruidant, titolare di una start up belga, il quale, separatosi nel 2004, era alla ricerca di uno strumento che gli consentisse dicomunicare con la sua ex moglie senza tensioni, soprattutto per lagestione del proprio figlio Noé.

Non trovando on line nulla di pratico decise di creare lui stessoquesta piattaforma.

In Italia “2houses” arriverà poi grazie ad un papà torinese, Alfonso Negri, imprenditore di un’azienda di marketing e superpapà di una bimba di 6 anni, il quale ha scoperto l’app in una vacanza in Belgio e ha subito visto del potenziale anche per il mercato italiano.

Ad oggi ad utilizzarla sono già 181.581 famiglie in diverse nazioni del mondo.

L’applicazione prevede un calendario online condiviso tra i genitori che consente di annotare e modificare tutti gli appuntamenti ed impegni dei figli (lezioni di danza, calcio, visite mediche …), oltre a poter gestire il diritto di visita genitore/figlio, comunicando tramite mail all’altro genitore eventuali cambi di programma o impegni improvvisi.

Questo sistema consente anche una gestione delle spese straordinarie in cui ciascun genitore potrà inserire, raggruppandole per categorie, sia quelle già sostenute che quelle da sostenere, avendole così sotto controllo in qualsiasi momento; si potrà inoltre decidere se accettare o rifiutare un acquisto effettuato dall’altro genitore, condividere preventivi e visualizzare il rendiconto aggiornato in qualsiasi momento.

Oltre agli scontrini delle spese sostenute da ciascun genitorenell’applicazione si possono condividere anche le taglie di vestiti e scarpe dei figli, contatti utili (numero telefonico dell’allenatore, dell’insegnante, dei genitori del compagno di classe …) ed informazioni medico sanitarie.

È evidente che, nonostante sia sempre e comunque preferibile un dialogo vis a vis tra i genitori, nel caso in cui questo fosse reso difficoltoso per le ragioni più disparate, quest’applicazione potrebbe essere comunque un’opportunità per preservare l’interesse superiore dei figli ed evitare che i piccoli vengano utilizzati come messaggeri di comunicazioni tra mamma e papà.

Maggiori informazioni sull'app al sito internet della società: https://www.2houses.com/it